Il blog del circolo Arci più famoso della bassa!!!!!

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giovedì 18 dicembre 2008

Festa di fine anno e Tesseramento 2009

Anche se a ridosso dell'anno 2009 si invitano i passati e futuri iscritti all' "ARCI Bassa" di Gussola e non, a partecipare all'evento... (scusandomi con quelli che si attendevano un annuncio per tale festa prima di oggi, auspico un coinvolgimento da parte di tutti, più vasto possibile).
A presto.

lunedì 1 dicembre 2008

1 dicembre - Giornata Mondiale Lotta Aids







In questa importantissima giornata Arcibassa si associa all'impegno degli amici di Arcigay La Rocca di Cremona nelle iniziative a favore dell'informazione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Qui il link al sito con gli appuntamenti della giornata:


http://www.arcigaycremona.it/index.php?option=com_content&task=view&id=118&Itemid=2

CAROVANA ANTIMAFIE 2008" in viaggio per i Diritti, la Democrazia, la Giustizia Sociale






il Programma delle "Tappe" di Cremona

GIOVEDI 27 NOVEMBRE
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h. 17 "Spazio Comune"
Piazza Stradivari
"PIAZZA ANTIMAFIA"
Assemblea in Videoconferenza con la Piazza di Partinico (Palermo) con TeleJato di Pino Maniàci
Testimonianza di Giovanni Impastato - Interventi di Sindaci e Comitati Acqua della Sicilia
Confronto tra Cittadini, Società Civile e Amministratori Locali.


"LEGALITA' E BENI COMUNI TRA NORD E SUD ITALIA"
Intervengono:
EMILIO MOLINARI presidente Contratto Italiano sull'Acqua
LORENZO FRIGERIO presidente regionale di Libera Lombardia
(a cura del Comitato Beni Comuni)


h.20 Casa dell'Accoglienza Via Stenico
CENA DELLA LEGALITA' SOLIDALE
con i prodotti agricoli di Liberaterra
Sosteniamo la nuova cooperazione sociale sui terreni confiscati alle mafie!
A seguire, Comunicazioni e Proiezioni di VideoDocumentiLa Cena è aperta a tutti/e! E' opportuno prenotarsi !( tel.mob. 339 6940843 oppure e-mail: cremona@arci.it )
(a cura della Caritas)



VENERDI 28 NOVEMBRE
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h.11 Salone dello Studente Fiera di Cremona - Sala Guarneri
"GIOVANI, MIGRANTI:UNA NUOVA GENERAZIONE MULTIETNICA"
Una Sfida Civile di Legalità e Giustiziatra Esperienze di Integrazione e Rischi di Marginalità
Testimonianze di
HYELEN TEKESTE ricercatrice sociale - Rete G2 "seconda generazione"
IRINA MILETIC presidente Comitato Immigrati
(a cura dell' Arci)


h.18 Camera del Lavoro Via Mantova, 25
Presentazione del Libro-Inchiesta
"1 OGNI 7 ORE"
PERCHE' DI LAVORO SI MUORE"
Incontro con l'autore PAOLO REPETTO giornalista e scrittore
coordina: FRANCO DE ALESSANDRI già segretario nazionale Fillea-Cgil
(a cura della Cgil)



SABATO 29 NOVEMBRE
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h.17 Camera di Commercio - Sala Maffei Via Lanaioli
Presentazione del Dossier Statistico 2008 Rapporto Caritas-Migrantes
"IMMIGRAZIONE - LUNGO LE STRADE DEL FUTURO"
Comunicazioni:
don GIANCARLO PEREGO Responsabile Nazionale Centro Documentazione Caritas Italiana
avv. LORENZO TRUCCO Presidente ASGI Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione
( a cura della Caritas )


DOMENICA 30 NOVEMBRE
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"Luogocomune" Centro Sociale Culturale Arci
Via Speciano, 4 h.19
APERITIVO ANTIMAFIA
Presentazione della MOSTRA SUI BENI CONFISCATI
Degustazione del Vino Antimafia "PLACIDO RIZZOTTO"
il ricavato verrà devoluto alla Campagna "Adotta un Albero di Vite" a sostegno delle Cooperative Liberaterra nei terreni confiscati alle mafie colpiti da intimidazioni e attentati

h.21:30
Proiezione del Film
"BIUTIFUL CAUNTRI"
Regia di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero (2007)
( a cura del Circolo Giovanile "Arcipelago" )


MARTEDI 2 DICEMBRE
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- giornata di accoglienza dei mezzi della carovana regionale/nazionale antimafie -

h.10 Centro Pastorale Diocesano Via S.Antonio del Fuoco
"A SCUOLA DI LEGALITA' E DIRITTI UMANI"
CAROVANA IN/CON/TRA GLI STUDENTI
Testimonianze:
GREGORIO PORCARO operatore sociale di Libera Sicilia, già viceparroco di don Pino Puglisi a Brancaccio
ROSITA VIOLA volontaria cooperazione internazionale - Comitato Provinciale 60° Diritti Umani
JOLE GARUTI giornalista, presidente Ass. Saveria Antiochia - Osservatorio sulla Criminalità in Lombardia

h.15(sede da concordare)INCONTRO CON GLI ENTI E LE ISTITUZIONI LOCALI
Delegazione del Comitato Promotore Carovana Antimafiepartecipa LORENZO FRIGERIO presidente regionale Libera Lombardia

h.17:30 Saletta Forum - Centro Interculturale Via Speciano, 2
"FACCIAMO LIBERA CREMONA?"CONFRONTO APERTO TRA ASSOCIAZIONI E CITTADINI
PERCORSO VERSO LA COSTITUZIONE DEL COMITATO TERRITORIALE DI "LIBERA"
coordina: LORENZO FRIGERIO Presidente Libera Lombardia

h.21 "Luogocomune" Centro Sociale Culturale Arci Via Speciano, 4
"UN'ALTRA IDEA DI SICUREZZA:GIUSTIZIA SOCIALE, LEGALITA', DEMOCRAZIA"
comunicazioni:
GREGORIO PORCARO operatore sociale di Libera Sicilia, già assistente di don Pino Puglisi a Brancaccio
prof. SALVATORE LICATA sociologo e criminologo, docente di Sociologia Giuridica della Devianza - Università Milano Bicocca
coordina: LUIGI LUSENTI giornalista e scrittore, presidenza Arci Lombardia, coordinamento regionale Carovana Antimafie
(giornata a cura del Comitato Promotore)


il Programma delle "Tappe" di Crema


LUNEDI 1 DICEMBRE
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h.10 Istituto Professionale "Marazzi"
"QUELLI CHE LE REGOLE..."
Incontro con
STEFANIA MUSSIO Direttrice Casa Circondariale di Lodi
RAFFAELE CIARAMELLA Comandante del Corpo di Polizia Penitenziaria




MARTEDI 2 DICEMBRE
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h.10 Sala Alessandrini
Incontro con i ragazzi della Scuola Primaria e Media Superiore
"VEDO, SENTO, PARLO"
La lotta alla mafia spiegata dai bambini
Incontro con
SALVATORE BORSELLINO fratello del magistrato Paolo Borsellino
LUIGI LUSENTI coordinamento regionale Carovana Antimafie

h.21 Sala Provincia
"MAI PIU' SOLI"
L'esperienza del Comitato Addio Pizzo di Palermo
Incontro con
PINA MAISANO GRASSI vedova di Libero Grassi
(a cura di Associazione Aquilone, Ipia Marazzi e Comitato Promotore)


comitato promotore provinciale
Acli
ArciArciGay
Ass.ne L'Aquilone
Auser
Caritas Diocesana
Cgil
Circoscrizione Banca Etica
Comitato Beni Comuni
Cooperativa Sociale Nonsolonoi
Emmaus
Forum Provinciale del Terzo Settore
Ipsia
Movimento Studentesco

con la partecipazione di docenti e studenti di
Liceo delle Scienze Sociali "Anguissola"
Liceo Artistico "Munari"
Liceo Scientifico "Aselli"
ITIS "Torriani"
IPIA "Marazzi"

con il patrocinio di
Provincia di Cremona
Comune di Cremona

Le iniziative di Carovana Antimafie 2008 sono parte del programma "TUTTI I DIRITTI UMANI PER TUTTI" promosso dal Comitato Provinciale per il 60° Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.12)




ARTICOLO 12
"Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni."

martedì 25 novembre 2008

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.11)




ARTICOLO 11
"1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso."

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.10)




ARTICOLO 10
"Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta."



"...contro l’inganno delle parole, dobbiamo saldare le parole alla vita e la vita alle parole vere.
Troppe sono quelle abusate e strumentalizzate: 'pace', 'giustizia', 'diritti'.E anche 'legalità', che significa rispetto delle regole, da parte di tutti, anche dei potenti che hanno schiere di avvocati pronte a difenderli quando le infrangono.Assistiamo dunque a una grave crisi della legalità nel nostro Paese.C’è uno Stato che aumenta sempre più l’area del penale e diminuisce sempre più quella del sociale.Se è vero che la legge è nata per difendere i più deboli, la crisi della legalità è testimoniata dai tanti che sotto gli occhi di tutti vengono abbandonati al proprio destino..."

don Luigi Ciotti
fondatore Gruppo Abele e presidente di Libera

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.9)




ARTICOLO 9
"Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato."


A proposito di CPT...

"...Istituzioni totali come i Cpt inevitabilmente suscitano resistenze e reazioni di protesta. Non possiamo dimenticare che il Cpt è una forma di violenza. A queste forme di violenza, il dibattito politico è interrogato per cercare altri strumenti non violenti...Anche noi manifestiamo il nostro dissenso perché riteniamo moralmente inaccettabile la privazione della libertà per chi ha la sola colpa di essere un migrante irregolare.C’è la necessità di sviluppare una relazione, una tensione alta tra etica e legge, perché è moralmente inaccettabile ciò che la legge prescrive..."

don Luigi Ciotti
fondatore Gruppo Abele e presidente di Libera

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.8)





ARTICOLO 8
"Ogni individuo ha diritto ad una effettiva possibilità di ricorrere a competenti tribunali nazionali contro atti che vìolino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge."

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.7)






ARTICOLO 7
"Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge.Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che vìoli la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione."

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.6)





ARTICOLO 6
"Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica."


"Me dicen el clandestino por no llevar papel" Siamo Tutti Cittadini...

"Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Para burlar la ley
Perdido en el corazón
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Por no llevar papel
Pa' una ciudad del norte
Yo me fui a trabajar
Mi vida la dejé
Entre Ceuta y Gibraltar
Soy una raya en el mar
Fantasma en la ciudad
Mi vida va prohibida
Dice la autoridad
Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Por no llevar papel
Perdido en el corazón
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Yo soy el quiebra ley
Mano Negra clandestina
Peruano clandestino
Africano clandestino
Marijuana ilegal
Solo voy con mi pena
Sola va mi condena
Correr es mi destino
Para burlar la ley
Perdido en el corazón
De la grande Babylon
Me dicen el clandestino
Por no llevar papel"

"Clandestino"Manu Chao (1988)

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.5)




ARTICOLO 5
"Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamenti e punizioni crudeli, inumani e degradanti."


Dedicato alla memoria delle preordinate e colpevoli violenze contro la moltitudine arcobaleno di noi donne e uomini delle meravigliose e terribili giornate di Genova. VERITA' E GIUSTIZIA SUL G-8 DI GENOVA 2001


Mattanza della Diaz: Giustizia non è fatta.VERGOGNA! Vergogna! Un grido partito dal cuore che ha coinvolto pubblico, vittime, molti giornalisti e avvocati. Un grido al quale ci associamo, avendo ancora negli occhi e nelle orecchie i volti insanguinati le grida disperate degli inermi manifestanti massacrati nel sonno in quella terribile notte.
Ci sono vicende giudiziarie al termine delle quali non si può dire "giustizia è fatta" e il processo ai responsabili del massacro alla Diaz - o meglio a quelli che è stato possibile identificare e processare - è sicuramente una di queste.
Dalla sentenza odierna era però lecito attendersi un po' di giustizia e dignità da parte dei magistrati in risposta all'arroganza dei legali del ministero e degli imputati.
Questo non è accaduto, con grave preoccupazione per chi da sempre si batte per la difesa della legalità vera, e non di quella a senso unico.
Siamo di fronte ad un bilancio giudiziario inaccettabile. Condanne severissime per i 25 manifestanti ritenuti colpevoli di reati contro le cose, ripescando per l'occasione un reato da tempo di guerra.
Nessun processo per l'assassinio di Carlo Giuliani. Assoluzioni incredibili e pene tutte ampiamente prescritte per reati minori ai torturatori di Bolzaneto.E ieri sera, la vergogna dello Stato Maggiore delle forze dell’ordine assolto in blocco per il massacro della Diaz. Se sono colpevoli i capi ed i sottocapi del 7° reparto mobile, se le molotov sono state portate dentro alla scuola dalla Polizia, è possibile che sia stata una iniziativa decisa solo da loro? Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Possibile che poche "mele marce" l'abbiano fatta in barba a tutti i più importanti poliziotti d'Italia lì riuniti?
Fatti di questo genere calpestano lo Stato di Diritto, distruggono la credibilità delle Istituzioni, spalancano la porta ad uno Stato di Polizia che ci riporterebbe a un periodo della nostra storia che dovrebbe essere sepolto per sempre.
Continueremo a batterci nel Forum Sociale Mondiale, il grande movimento globale aperto plurale nonviolento per un altro Mondo possibile: per la Pace, la Giustizia Sociale, i Diritti e la Democrazia.
Continueremo a batterci per una Legalità fondata su Responsabilità e Giustizia, perché finalmente siano fatte verità e giustizia su Genova.

Paolo Beni, Presidente Nazionale Arci
Gabriele Taddeo, Presidente Arci Genova
Walter Massa, Presidente Arci Liguria

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.4)





ARTICOLO 4
" Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di servitù o di schiavitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. "



Dedicato a Iqbal Masik.

I padroni che gli hanno rubato l'infanzia, incatenandolo al telaio, l'hanno assassinato a 13 anni perchè lottava per la vita, la dignità e i diritti di tutti quelli come lui

“Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite”.
Questo era il sogno di Iqbal Masik, bambino pakistano ucciso il 16 aprile del 1995 per aver denunciato i suoi sfruttatori.Il suo è il sogno di tanti bambini la cui storia ricalca, come un tragico copione, quella di Iqbal: venduti in tenera età (Iqbal aveva solo 5 anni) dalle proprie famiglie ricattate dal debito, costretti a lavorare fino a 12 ore al giorno, per pochi spiccioli, in ambienti malsani, malnutriti, picchiati, umiliati.Molti sono quelli che tentano la fuga, ma non sapendo dove andare, finiscono nelle strade dove vengono reclutati dalla malavita locale. Chi come Iqbal viene riacciuffato dai suoi padroni sarà incatenato al telaio e neanche il suo pianto riuscirà a sciogliere quelle catene finché il lavoro assegnato non sarà terminato. Ma la storia di Iqbal ha avuto un epilogo imprevisto: dopo l’ennesima fuga, trovandosi ad assistere ad una manifestazione del Fronte di Liberazione dal Lavoro Forzato, Iqbal capisce di avere dei diritti e trova il coraggio di denunciare apertamente i suoi sfruttatori. Finalmente libero, Iqbal va a scuola e denuncia ripetutamente le condizioni di sfruttamento di tanti bambini come lui.Diventa presto famoso. A Stoccolma nel 1994 parla ad una conferenza internazionale sul lavoro. Dice che sogna di diventare avvocato per difendere i deboli. Riceve una borsa di studio per recarsi a studiare all’estero ma non accetta: vuole restare nel suo paese per aiutare i suoi amici. Devolverà l’importo ricevuto per costruire una scuola nel suo paese.
Davanti alla popolarità di Iqbal e al clamore delle sue denuncie, il governo pakistano è costretto a chiudere diverse fabbriche che impiegano bambini.
Di lì a poco, a 13 anni, Iqbal Masik viene ucciso con un colpo di pistola.

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.3)





ARTICOLO 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona



Oggi,lungo questo nostro cammino,ci sembra cosa buona e giusta salutare Miriam Makeba, donna della grande Madre Africa, voce di radici profonde, identità aperte e culture meticce, testimone di dignità, impegno e libertà attivista della lotta per tutti i diritti umani per tutti.
Ciao Mama Africa

"Non poteva che andarsene così, Miriam Makeba, ai bordi di un palco su cui aveva appena messo in scena un po' del suo sconfinato impegno civile. Prestata la voce all'ennesima battaglia, regalata un'ultima volta la sua Pata Pata a chi una voce non ce l'ha. Una morte «naturale», coerente con il personaggio - lo sottolinea anche Mandela in coda al suo ricordo - che mette il punto in fondo a un'esistenza infestata di canzoni e dolore, di ingiustizia e riscatto, che l'ha portata ad incarnare con grazia e passione individuali la lotta collettiva di un intero continente dentro e fuori i suoi confini, ieri come oggi.Sudafricana come Jerry Masslo, il primo migrante vittima dello sfruttamento e della via italiana all'apartheid, ucciso vent'anni fa non lontano da Castelvolturno. Dove Makeba era arrivata soprattutto per rendere omaggio a quei sei ragazzi, erranti quanto lei, trucidati dalla camorra a due passi da quel palco che ha raccolto la sua ultima performance.Storie troppo simili a quelle di altri giovani africani che oggi non trovano pace neanche nella nazione che si vorrebbe «arcobaleno», il Sudafrica gigante economico del continente che attira verso sud quelli che non scelgono il nord per vivere la loro «clandestinità». Tutti vittime di un apartheid più subdolo di quello, mostruoso, che a Miriam Makeba ha inflitto oltre trent'anni di esilio e tante tragedie, ma non meno degno di essere combattuto con tutte le forze.L'abbiamo rivista ieri nei tg, piazzata a panino tra le disgrazie di Goma e la gloria di Obama, bella e combattiva nel fiore degli anni, leopardata e singhiozzante mentre grida Amampondo, zigomi spiritati, fotogrammi in bianco e nero alternati alle immagini ormai macabre della sua ultima performance.Miriam Makeba è la cantante africana più celebre di tutti i tempi, l'artista che ha mescolato le radici con il soul, l'impianto povero del kwela macinato nelle township con le luci di Broadway, i «click» che schioccano nella lingua di suo padre (xhosa, come Mandela) con la postura glamour di una donna che nel donarsi anima e corpo a una causa non ha rinunciato al sogno di diventare ricca e famosa.Poteva succedere in America, a partire dal celebre concerto tenuto davanti al presidente Kennedy, se non si fosse poi innamorata del leader delle Pantere Nere, Stokely Carmichael. Poteva funzionare in Africa, se i rovesci dei leader che l'accolsero a braccia aperte anche per ragioni di immagine non si fossero così drammaticamente ripercossi sulla sua vita. In Guinea-Conakry, doveva incarnare l'euforia e la consapevolezza post-coloniale con la sua voce e alimentare la ricerca dell'«autenticità» con le sue acconciature. Sekou Toure la utilizzò anche per i suoi scopi personali, non c'è dubbio, ma ne fece anche l'ambasciatrice all'Onu che il Sudafrica meno desiderava. Che ci fosse da assecondare gli eccessi alla corte di Haile Selassié o di cantare con Paul Simon a Harare, lei non si è mai risparmiata, perché in ogni caso lo scopo era quello di abbattere il regime dell'apartheid.Il fatto che le sue canzoni ricevono meno attenzione di quanta ne meriterebbero deriva proprio dalle implicazioni geo-politiche che il suo esilio errabondo ha potuto innescare. E dal fatto che oggi, tre anni dopo il suo presunto ritiro dalle scene, era a Castelvolturno per cantare contro la camorra. Un finale imprevisto per la storia raccontata da lei stessa in viva voce, in tutta la sua portata tragica, nell'autobiografia My Story, tradotta e introdotta da Maria Antonietta Saracino per i lettori italiani (Miriam Makeba - La mia storia, ed. Lavoro 1989).
Negli ultimi tempi sembrava imprigionata in un ruolo e in un repertorio, Malaika e Pata Pata, che oltre a precluderle nuovi stimoli creativi finivano per soffocare quel suo eterno e sempre urgente bisogno di trovare un punto di equilibrio, di stare in pace con se stessa. Il ruolo di ambasciatrice della Fao (ultima campagna, la lotta contro l'Aids al fianco delle donne di Kinshasa) a spezzare una routine di ingaggi e di serate - nel casinò di Campione piuttosto che nelle rassegne estive - indispensabili per bilanciare galà d'impegno civile e beneficenze varie...Poi il legame con la sua terra, prima ancora di tornare a casa dopo la liberazione di Mandela, che passa per il territorio degli antenati e degli spiriti amandlozi. È il riavvicinamento alla madre isangoma, un po' medium e un po' guaritrice, che cura anche i rimorsi per la scomparsa della sua unica figlia, Bongi.E le risvela una dimensione intimamente africana della fine, «dove le cose cominciano e finiscono, ma non muoiono mai."
* uno scritto di Marco Boccittoda "il Manifesto" del 11/11/08

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.2)




La Dichiarazione dei Diritti Umani dell'ONU a sessanta anni dalla sua approvazione circola nella sua forma integrale nei circoli Arci di tutta Italia che ogni giorno operano con la socialità, la cultura, l'impegno civile e democratico per la sua realizzazione concreta nella vita quotidiana dei cittadini, delle cittadine, degli esseri umani che vivono nel nostro paese e nel pianeta.
Solo una comunità democratica è in grado di affermare tutti i diritti sociali, civili, economici e culturali che spettano a ciascun individuo perché solo le regole di comunità democratica possono evitare che i rapporti fra le persone siano affidati alla legge del più forte.
Per questo è una illusione pensare di poter essere più liberi stando da soli.
Accettare gli altri, riconoscere e difendere le loro diverse esigenze, è la condizione fondamentale perché i nostri diritti siano allo stesso modo difesi sempre e da chiunque.
I nostri diritti e quelli degli ultimi o vincono insieme o insieme saranno sconfitti da chi ha la forza per imporre i propri privilegi. Nel nostro paese tante persone stanno perdendo il diritto al lavoro e alla sicurezza sociale che credevano ormai garantiti, ma la risposta non è la guerra fra poveri contro chi sta peggio di noi.
Allo stesso modo alzare il filo spinato intorno alla vita e alla proprietà per difendere il proprio benessere imprigiona anche chi vuole proteggersi.
E mentre noi siamo impegnati a difenderci uno contro l'altro arrabbiati, i potenti ne approfittano per distogliere la nostra attenzione dalla loro continua rapina di ricchezze che potrebbero invece essere usate per garantire una vita buona a tutti e a tutte, ai locali e ai migranti, al nord e al sud del mondo e salvare il clima, l'ambiente e il pianeta. L'insicurezza, la paura, il timore del domani si possono sconfiggere ritrovando la capacità di difendere non solo se stessi ma tutti coloro con cui condividiamo lo spazio di vita, perché il benessere
di tutti è condizione del nostro e una società più unita e serena è condizione per una società nonviolenta.
Per coinvolgere i cittadini e le cittadine di questo paese e ragionare insieme sulla forza dei diritti e la necessità della democrazia in un momento difficile dove sembra prevalere il contrario ci faremo aiutare dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che è legge in tutti gli stati democratici e che a sessanta anni di età ancora contiene la chiave per affrontare le sfide di oggi.
Sarà una discussione itinerante e partecipata, dal basso, nel territorio, decentrata.


ARTICOLO 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.1)



dal 10 novembre al 10 dicembre
30 giorni = 30 articoli ...più uno...

I Diritti Umani non si celebrano. Si realizzano. Costruiamoli insieme, dal basso.

Articolo ZERO: "IO SONO PERCHE' SIAMO"

LA MARATONA DELL'ARCI PER I DIRITTI UMANI:
ogni giorno un segno, una voce, un'azioneper TUTTI.


La Dichiarazione Universale dei DIritti Umani fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 a New York. Sanciva i diritti che appartengono a tutte le persone, per la sola ragione di essere al mondo, e che le istituzioni devono garantire. Quest’anno dunque compie sessanta anni.
Vi invitiamo a leggerla. E’ breve e semplice. Dedichiamole qualche minuto di attenzione.
Facciamolo insieme, giorno per giorno, un articolo al giorno.
Nel 1948 l’ONU era appena nata, ed era composta soltanto dalle nazioni alleate che avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale. Le più grandi erano potenze occupanti. In Urss c’era Stalin. Molti possedevano ancora imperi coloniali in Africa e in Asia. C’erano Stati Uniti e Unione Sovietica, che poi spesero i decenni successivi a consolidare il loro potere sul mondo in tutti i modi possibili, con le guerre, l’economia, le dittature.Eppure, appena usciti dalla guerra, quegli stati scrissero una Dichiarazione che vincolava le istituzioni a realizzare pienamente i diritti delle persone, la loro dignità e il loro benessere. Perché lo fecero? Per anni avevano scelto di non guardare alla persecuzione e allo sterminio nazista di ebrei, rom, omosessuali, dissidenti politici. Erano minoranze, e le avevano lasciate al loro destino. Sbagliarono, e tanto. La guerra alla fine aveva travolto tutti. Anche i vincitori avevano perso milioni di cittadini, soldati e civili. Avevano scelto di buttare su Hiroshima la prima bomba atomica. Avevano visto l’Olocausto.Ancora in mezzo alle macerie, scelsero di scrivere solennemente ciò che la storia aveva loro insegnato. Che non c’è pace né sicurezza per nessuno senza il rispetto dei diritti umani di tutti. Leggiamoli, gli articoli della Dichiarazione. Non riguardano solo la protezione degli ultimi, dei milioni di poveri e di esclusi. Riguardano ciascuno e ciascuna di noi.Il diritto a un lavoro sicuro e dignitoso, a una casa, alla pensione, alla salute, all’istruzione, a una giustizia giusta, alla partecipazione politica non sono forse ciò di cui la stragrande maggioranza di noi ha ancora oggi bisogno? Sono in tanti a dire che non ci sono le risorse necessarie per affermare i diritti di tutti. Non è vero.Oggi le risorse e le competenze tecnologiche sono tali e tante da poter assicurare a ogni individuo una vita buona, se enormi quantità di ricchezza non si concentrassero in poche mani. Certo, sono passati sessanta anni. La cultura dei diritti si è evoluta. L’Onu negli anni ha approvato Convenzioni contro la discriminazione delle donne e quella razziale, per i diritti dell’infanzia, delle persone disabili, dei lavoratori migranti, contro il lavoro forzato, per la protezione della biodiversità e delle diversità culturali. E oggi, con il pianeta a rischio di collasso, ci sarebbe bisogno di una Dichiarazione Universale sul diritto del Pianeta Terra a vivere, a non essere ucciso dalla nostra follia. Ci sarebbe bisogno, soprattutto, che ciascuno di noi decidesse di non rinunciare più ai diritti che ci spettano.E che ci unissimo a tutte le persone che hanno bisogno di affermare i propri, senza escludere nessuno e nessuna.Una grande alleanza per i diritti di ogni persona al mondo è la sola via per proteggere i nostri. Per non ripetere gli errori, e gli orrori, di chi è venuto prima di noi.
Buona Lettura.


Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

considerato cheil disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

considerato cheè indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;

considerato cheè indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

considerato chei popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; considerato chegli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

considerato cheuna concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

proclamala presente Dichiarazione Universale dei Diritti Umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.


Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

lunedì 24 novembre 2008

LA MARATONA DELL'ARCI PER I DIRITTI UMANI

LA MARATONA DELL'ARCI PER I DIRITTI UMANI

verso il 10 dicembre
60° DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

Appello per un Progetto Comunitario

"1000 IMMAGINI PER I DIRITTI UMANI"RACCOLTA DI FOTOGRAFIE E DISEGNISUI DIRITTI AFFERMATI / NEGATI NELLA NOSTRA REALTA'
Progetto di comunicazione, testimonianza ed azione per "Tutti i Diritti Umani per Tutti" senza se e senza ma, sempre e dappertutto

In occasione dell'imminente 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani,nell'ambito delle diverse iniziative della "Maratona Arci per i Diritti Umani",proponiamo a tutti gli Autori cremonesi, professionali o amatoriali, ma anche ai semplici appassionati,di partecipare mettendo a disposizione le proprie produzioni fotografiche o grafiche,già esistenti o appositamente realizzate, liberamente ispirate al tema dei Diritti Umani,nei diversi ambiti richiamati nei 30 articoli della Dichiarazione. In particolare, ricerchiamo immagini che dal punto di vista dell'Autoresiano evocative o indicative di situazioni, luoghi, soggetti e condizioniemblematiche dei diritti affermati o negati nella nostra realtà sociale territoriale. Tutti coloro che sceglieranno di voler condividere le proprie produzioni foto/grafiche,parteciperanno così alla realizzazione collettiva di una testimonianza del realeche sarà riproposta pubblicamente sia in forma virtuale nella rete che in forma di proiezionenell'ambito delle varie iniziative civili dedicate al tema. Innanzitutto, le immagini raccolte costituiranno una delle componenti sceniche dell'autoproduzione espressiva: "Articolo Zero: Io Sono Perchè Siamo - Dichiarazione Multimediale dei Diritti Umani"Voci, Suoni e Visioni per un Reading Collettivo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Lo "spettacolo" sarà autoprodotto dall'Arci a conclusione del programma di attività della "Maratona"e verrà presentato in anteprima con una performance pubblica in uno spazio aperto nella città,programmata per la giornata di domenica 14 dicembre.Ciascun Articolo della Dichiarazione - letto da una persona rappresentativa di quel diritto affermato/negato - sarà associato nell'interpretazione alla proiezione di alcune delle immagini raccolte, contrappuntate da musiche significative. L'evento potrà poi essere riproposto successivamente in altri contesti sociali e comunitari,in occasione di manifestazioni e convegni e presso scuole, circoli, centri sociali e culturali, oratori... Coerentemente con il carattere non-profit dell'iniziativa umanitaria e con le politiche di promozione espressiva e culturale praticate dall'Arci, chiediamo agli Autori di donare l'uso libero e gratuito delle proprie immagini, o in alternativa di concederne l'uso con licenza "Creative Commons"; per eventuali informazioni su questa innovativa modalità di valorizzazione e socializzazione delle produzioni espressive: www.creativecommons.it
Queste le Modalità operative e tecniche specifiche per la Raccolta delle immagini:- le fotografie e i disegni devono essere inviati già in formato elettronico- ogni Autore può scegliere liberamente di inviare da 1 a 30 immagini- l'Autore deve indicare il numero dell'Articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani a cui vuole che ciascuna immagine sia associata- il Laboratorio delle Immagini di Arci Cremona si riserva di selezionare l'utilizzo delle opere inviate in funzione dei criteri espressivi scelti e dei tempi a disposizione
- le immagini possono essere inviate entro mercoledì 10 dicembre 2008
all'apposito indirizzo mail:
arcicremonafoto@gmail.com

Per ogni altro chiarimento, proposta o accordo, è possibile rivolersi al coordinatore del Progetto:
Max Ciocca - Laboratorio delle Immagini Arci Cremona tel.mob. 329 0299089

Per verificare il testo completo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:
www.arci.it/dwn.php?trigger=NEIAAA

Ringraziamo profondamentetutte e tutti coloro che vorranno contribuire alla realizzazione collettiva di questo Progetto.

le donne e gli uomini di Arci Cremona

martedì 28 ottobre 2008

DIFENDIAMO LA SCUOLA!!!!!!!!

Giovedi 30 ottobre: ore 8.00 in via Palestro.

Manifestazione studentesca.

Anche a Cremona!






LA SCUOLA DEVE ESSERE PUBBLICA, LAICA E DI MASSA. DIFENDIAMOLA!



Cari studenti, cari insegnanti e cari tecnici, impiegati e collaboratori scolastici,

come si è potuto apprendere più dall'opinione pubblica che dai media, è in atto in tutta Italia, una compatta mobilitazione, espressione diretta e sincera di un generale malcontento diffuso in tutti gli edifici scolastici, da parte di quelle componenti che si trovano a dover far fronte ad una riforma totale della scuola pubblica. Essa parte dai decreti legge (e vogliamo sottolineare la parola "decreto" che sta ad indicare un provvedimento immediato preso dal Governo in condizioni di estrema necessità senza essere minimamente sottoposto all'attenzione del Parlamento) dei Ministri Tremonti (decreto già convertito in legge) e Gelmini. i quali hanno ritenuto necessario provvedere ad un taglio di 8 000 000 000 di euro alla scuola pubblica, sino al disegno di legge Aprea, che propone una metamorfosi della scuola pubblica in fondazione supportata da sponsor di privati che entreranno direttamente a far parte dell'amministrazione dell'istituto finanziato.

Inoltre il decreto 137 Gelmini, propone un ritorno al maestro unico nelle scuole elementari, fiore all'occhiello dell'istruzione italiana, riducendo le ore di lezione a 24 settimanali. Ci ricorda il Ministro che sarà comunque tenuta in considerazione la necessità dei genitori di usufruire del tempo pieno, anche se non specifica le modalità. A questo punto sorge spontanea una domanda; a fronte delle norme inserite nell'ultimo articolo, dove si specifica che dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, come sarà possibile garantire ai genitori la presenza di un maestro che prolunghi la sua giornata lavorativa senza essere retribuito?

Semplice, il pagamento di quelle ore sarà a carico delle famiglie.

E poi come è possibile che alcuni maestri elementari che insegnano da anni una determinata materia, ed hanno affinato un metodo di insegnamento personale si trovino da un momento all'altro a dover insegnare tutte le materie, comprese quelle che necessitano un aggiornamento continuo e che non sono obbligatoriamente comprese nella cultura della tal persona come ad esempio l'inglese e l'informatica?

Anche alle medie inferiori la Ministra ha scelto di lasciare da parte le importanti scoperte pedagogiche per introdurre la valutazione in decimi.

Ma ciò che è ancor più grave è il ddl Aprea mirato a riformare da capo a piedi il sistema scolastico italiano.

Innanzitutto come è scritto sopra, è consentita la possibilità alle scuole pubbliche statali di trasformarsi in fondazioni finanziate da privati. La scuola pubblica, laica e di massa, grande conquista storica e sociale della nostra Costituzione, viene ridotta a fondazione dove è garantito non il diritto all'istruzione ma al libero apprendimento esonerando così lo stato dal compito essenziale di formare una cultura che garantisca a tutti la capacità di pensiero critico e delegando questo importantissimo compito, basilare per la formazione di una società pensante e non manipolata, nelle mani dei dirigenti scolastici e dei privati che prenderanno parte alla gestione della scuola grazie ai finanziamenti.

Saranno inoltre riformati gli organi collegiali che, al fine di garantire una maggiore efficienza, si differenzieranno di istituto in istituto, ledendo così gli importantissimi diritti di rappresentanza attiva che le battaglie studentesche del '68 avevano conquistato. Il 30 ottobre scenderemo in piazza non soltanto per rivendicare i nostri diritti di studenti ed avere l'opportunità di esprimere la nostra opinione, ma anche al fianco di tutti i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, si parla infatti di un taglio di 84 000 insegnati e di 44 000 tra tecnici e collaboratori, al fianco di tutti i maestri elementari che saranno costretti a rivoluzionare il loro metodo di insegnamento consolidato negli anni, al fianco di tutti coloro che non resistono a rimanere con le mani in mano mentre un governo si permette di equiparare la scuola ad un'azienda dove ciò che conta di più è il grado di apprezzamento degli utenti, dove il dirigente scolastico può permettersi di assumere e licenziare i docenti fregandosene della pluralità delle idee che deve caratterizzare un insegnamento davvero edificante.

Scusateci ma noi non resistiamo ad una politica che pone l'economia alla base della società permettendosi di sconvolgere drasticamente il sistema scolastico, quando è proprio sulla scuola che si costruisce il futuro della società, perchè ricordiamoci che senza istruzione e cultura non possiamo ritenerci liberi e se esse diventano privilegi riservati soltanto a chi se li può permettere, abbiamo il coraggio di alzare la voce e di prendere in mano il nostro futuro.

LA SCUOLA PUBBLICA NON SI TOCCA, LA DIFENDEREMO CON LA LOTTA!




Movimento studentesco di Sinistra.




Via Speciano, 4




Tutti i giovedì dalle 14e30. Ti aspettiamo!




movimentostudentidisinistra@yahoo.it

Nick: 3339773004

Gian: 3387934239

venerdì 17 ottobre 2008

INIZIATIVE SABATO 18 OTTOBRE 2008 A CREMONA E CREMA.

Vi pubblichiamo qui a seguito, la lettera di Gigi Rossetti sulle prossime manifestazioni di solidarietà sociale, ci auguriamo di avervi in molti!!!

Ai membri del Consiglio Direttivo Territoriale- agli Attivisti, ai Volontari, agli Operatori


Compagne e compagni,
come spesso succede, diversi impegni che richiedono una nostra presenza ed un nostro impegno si sovrappongono nelle stesse ore.
E' il caso di questo fine settimana, nel quale siamo chiamati a partecipare attivamente a due importanti iniziative di grande significato umano, sociale e civile promosse da organizzazioni sociali della nostra provincia che meritano un pieno sostegno.

SABATO 18 OTTOBRE

* CREMONA, DALLE ORE 18 ALL'ALBA
Portici di Palazzo Comunale
Terre di Mezzo e Caritas Diocesana
promuovono
LA NOTTE DEI SENZA DIMORA
Testimonianze, Materiali, Animazioni, Presenze di Solidarietà contro l'esclusione sociale(N.B: chi passerà materialmente la nottata dormendo sotto i portici fino all'alba potrà portarsi un sacco a pelo)

* CREMA ORE 20:30
Piazza GaribaldiAss.
Multietnica Ivoriana "AMICI"
promuove
FIACCOLATA CONTRO IL RAZZISMO E LA VIOLENZA
per ricordare Abba a un mese dall'assassinio con una Manifestazione per le vie del centro(N.B: il comitato territoriale coordina una mini-carovana auto da cremona)

Chi fosse disponibile e interessato a partecipare all'una e/o all'altra iniziativa, è pregato di comunicarlo urgentemente alla segreteria del Comitato per il coordinamento e l'organizzazione della nostra partecipazione caratterizzata ad entrambi gli appuntamenti.
Ciao.
Gigi Rossetti
segretario territoriale arci cremona

ARCI REPORT n°34

ARCI REPORT

settimanale nazionale di informazione arci n° 34 del 8 ottobre 2008

In questo numero di Arcireport:


Editoriale

* Da Vicenza una lezione di democrazia



Pagina 1

* Conferenza programmatica dell'Arci sullo sviluppo associativo

* Un segno di lutto per le vittime del razzismo



Pagina 2

Società

* 24.094 vicentini hanno partecipato al referendum autogestito per dire no alla base americana

* Il Sindaco di Vicenza: 'comunicheremo al Governo e agli Usa il risultato'



Pagina 3

Diritti

* Un fiume inarrestabile di giovani africani attraversa Caserta contro il razzismo e la camorra

* Parma risponde all'aggressione di Emmanuel. L'Arci organizza un presidio



Pagina 4

Sviluppo associativo

* 'Occorre investire di più nell'autonoma iniziativa e nella progettualità dei soggetti sociali'

* Il Governo taglia i fondi del Servizio civile?



Pagina 5

Forum sociale europeo

* Il Forum sociale europeo al centro di una fitta trama di riflessioni e di appuntamenti

* La sfida del futuro è la nuova Europa politica



Pagina 6

Società

* Carovana antimafie 2008: un viaggio per i diritti, la democrazia e la giustizia sociale

* 'Peer in contact' confronto fra esperienze giovanili di quattro paesi europei



Pagina 7

Rumore dagli spazi

* L'Arci Movie di Ponticelli: un circolo con tante iniziative in un quartiere difficile di Napoli

* La piccola bottega dei Filmmakers



Pagina 8

Internazionali

* L'alleanza tra società civile ed Enti locali per 'salvare' la cooperazione internazionale

* L'omofobia e la violenza cancellano il primo Queer Festival di Sarajevo



Pagina 9

Comunicazione

* Tagli all'editoria: non ci rassegniamo all'idea che abbia voce solo chi ha grandi capitali alle spalle

* La Rubrica gli attrezzi per comunicare



Pagina 10

In circolo

* Sull'Espace Populaire di Aosta luogo comune con oltre 1.800 soci pesa la crisi delle sinistre

* La rubrica di Notizie Brevi



Pagina 11

In circolo

* Nuovi spazi per la Casa del popolo di San Casciano che può contare su oltre 220 volontari

* 'Cuneo inesplorata' percorsi per far conoscere agli studenti la propria città



Pagina 12

Società

* 11 ottobre a Roma: un'altra politica un'altra Italia. L'opposizione è nostre mani

* La Rubrica Cittadini come noi



Pagina 13

Speciale

* Il programma della conferenza di Pesaro

sabato 24 maggio 2008

SICUREZZA E SOLIDARIETA'.


Cari amici, pubblichiamo di seguito il comunicato pervenutoci dal circolo Arci provinciale, al cuale noi ci associamo.


Stop al cosiddetto "Pacchetto sicurezza" del Governo
Aprire il dialogo con Migranti, Rom e Società Civile
Combattere il disagio, non allargare l'esclusione sociale

Il cosiddetto "Pacchetto sicurezza" varato dal primo Consiglio dei Ministri contiene una serie di disposizioni che, se applicate, avranno delle conseguenze gravissime sul piano civile, sociale, culturale e del diritto.

Vengono di fatto criminalizzati comportamenti riconducibili a fenomeni di disagio sociale, a cui si attribuisce un rilievo di carattere penale, anziché predisporre servizi e misure atte a prevenirlo e ad alleviarlo.

Viene introdotto il reato di immigrazione clandestina, un vero obbrobrio giuridico, su cui già sono stati espressi dubbi di costituzionalità e che otterrebbe l'effetto di paralizzare un sistema giudiziario già intasato. Già abbiamo avuto modo di verificare e dimostrare in tutti questi anni come sia responsabilità dell'attuale normativa l'ingresso irregolare nel nostro paese, data l'inapplicabilità del sistema della chiamata diretta da paese a paese.

L'aumento delle pene, a parità di reato, per i cittadini stranieri e la procedura di espulsione per una condanna superiore a due anni rappresentano un "doppio livello" giuridico, incompatibile con il principio universale della responsabilità penale che non può essere manipolato a seconda della nazionalità.

Il divieto di affitto agli immigrati irregolari è in aperta violazione della nostra Costituzione, che riconosce il diritto di tutti i cittadini ad un'esistenza dignitosa, e in palese contraddizione con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, come con la Carta dei diritti dell'Unione europea che parla di "diritto all'assistenza abitativa".

Si trasformano i Centri di detenzione in vere e proprie galere etniche, dove, senza assistenza legale, si può restare rinchiusi fino a un anno e mezzo.

Con questi provvedimenti, si rischia di distruggere i principi cardine del nostro stato di diritto, disattendendo a gran parte delle norme europee ed internazionali che tutelano i diritti universali e vietano interventi discriminatori.

Siamo convinti che per rassicurare i cittadini servano ben altri interventi, favorendo la coesione sociale e la civile convivenza, adottando misure che servano a far uscire dal disagio e dal degrado i cittadini italiani quanto quelli stranieri.

Chiediamo al Governo di fermare questi provvedimenti, di aprire un confronto con le organizzazioni dei migranti, con le comunità dei rom, e con quelle organizzazioni sociali che da anni si occupano della loro accoglienza ed integrazione.
Chiediamo un intervento urgente della Commissione Europea che richiami il Governo italiano ad adeguarsi alle norme previste dai Trattati e dalle direttive europee.
Rivolgiamo un appello alla Società Civile perchè in tutto il Paese si mobilitino le coscienze e le voci della ragione e della civiltà.

Anche a Cremona.




ARCI
Associazione di Promozione Sociale
Filippo Miraglia, Responsabile Immigrazione - Presidenza Nazionale
Comitato Territoriale di Cremona

mercoledì 7 maggio 2008

ERIDANOS vol.2




Ecco pronto il volantino del Concorso letterario nazionale "Eridanos 2008", che siamo felici di ripetere anche quest'anno visto il gradimento che ci avere mostrato nella prima edizione.
Aspettiamo le vostre produzioni!!
Sul volantino potere trovare il regolamento e naturalmente come contattarci.
Buon lavoro!!

martedì 22 aprile 2008

25 APRILE




Cari amici, attivisti e militanti,
vi aggiorniamo sulle iniziative per le celebrazioni del 25 aprile a cui Arcibassa prenderà parte nei prossimi giorni. Non mancate, ora più che mai c'è bisogno di tutto il nostro impegno!!

24.04.2008. h 21.00 presso la sala Riunioni del Bar COOP. di Gussola.
"Le donne e la resistenza".



25.04.2008. Pranzo con l'ANPI presso il parco di via Corsica di Casalmaggiore.
L'A.N.P.I. DI CASALMAGGIORE

NEL 63° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE E
NEL 60° ANNIVERSARIO DELLA NOSTRA COSTITUZIONE

ORGANIZZA IL
PRANZO SOCIALE


PRESSO IL PARCO DI VIA CORSICA - CASALMAGGIORE (CR)
DALLE 12:30 IN POI CON IL CONTRIBUTO DI € 5,00 A PARTECIPANTE



INFORMAZIONI E ADESIONI:

ETTORE GIALDI 3493544578

PIERLUIGI PASOTTO 3492799745

MARCO VALLARI 3486032732 (ore pasti)
anche via mail marco.vallari@fastwebnet.it
lasciando nome e numero di telefono per essere ricontattati

GIANCARLO ROMANETTI 037543423


NON MANCATE.... E.... FATE PASSAPAROLA!!!

Nel pomeriggio del 25 Aprile Arcibassa prenderà parte alla festa organizzata al Lido Po (in via di definizione).

Per informazioni rispondiamo al cellulare :)

venerdì 29 febbraio 2008

CINEFORUM 2008

Eccovi la rassegna dei film in programma
ENTRATA LIBERA CON TESSERA ARCI 2008
(per chi non ne fosse in possesso ci sarà la possibilità di farla all'ingresso al costo di 10 Euro)

Appuntamento ogni mercoledì alle ore 20.30
presso la Casa del Popolo di Gussola (CR)
secondo piano (sopra il Bar Coop)




Si ringraziano coloro che hanno reso possibile tutto questo:
- Coordinamento Popolare di Gussola
- Gruppo Unipol di Casalmaggiore

mercoledì 6 febbraio 2008

GRAZIE (...a voi la rassegna cinema sarà migliore!)

Sabato 2 febbraio, con il nostro modesto contributo, il Coordinamento popolare di Gussola ha organizzato una tombola al Centro Culturale, il cui ricavato andrà a finanziare la nostra consolidata iniziativa pre primaverile consistente nella rassegna cinematografica che quest’anno, proprio grazie all'aiuto degli amici del Coordinamento,avrà proiezioni
di un livello migliore di quello (già alto) dei precedenti anni.
Ringraziamo ancora e vi aspettiamo numerosi alla rassegna film (CON SORPRESA!!!!) che inizierà il primo mercoledì di marzo.
Al più presto verranno postate date e volantino.
A presto!
Il Direttivo.

lunedì 28 gennaio 2008

ORGANISMO DIRIGENTE, OVVERO CHI SIAMO IN CARNE ED OSSA!

Organismo dirigente eletti nell'assemblea del 18 Marzo 2010

DIRETTIVO


Marconi Giuseppe (Presidente) mixer1@alice.it cell. 3336861931

Azzoni Vanessa (Tesoriere)

Cavatorti Alberto (Segretario) alber.cava@tiscali.it

Minelli Maurizio

Gnaccarini Alessio

Raineri Emilia


REVISORI

Lupoli Lorenzo redlupo2004@yahoo.it 3385015488

Sarzi Luigi

Azioni Erminio

GARANTI

Gerelli Sante gerelli.sante@libero.it

Tosi Virginio

Prandini Stefano



lunedì 7 gennaio 2008

FINESTRE SUL MONDO

un pò di link utili secondo noi..

http://www.arci.it/
http://www.arcicremona.it/
http://www.arcigay.it/
http://www.arcigaycremona.it/
http://www.ilmanifesto.it/
http://www.beppegrillo.it/

Nasce il blog di Arcibassa.


Siamo un circolo Arci della provincia di Cremona, nato nel 2005 grazie all'impegno di attivisti e volontari giovani e meno giovani...
...Gussola, la piccola Stalingrado della bassa, nota per le percentuali bulgare con le quali il PCI sbaragliava ogni concorrente, è da anni invasa da un verde cetriolo piuttosto Padano, la sua casa del popolo sfruttata per un quarto delle sua potenzialità e la popolazione giovanile delusa e dispersa..
Con il supporto dell'Arci provinciale (http://www.arcicremona.it/) siamo riusciti ad aprire un circolo tutto nostro e a dare il via ad una serie di eventi.
Feste di tesseramento, concerti, dibattiti e soprattutto il cineforum sono stati i momenti più significativi di un attivismo che mette al centro del suo esistere la cultura libera, la solidarietà con tutti i popoli, la lotta alle discriminazioni e alla precarietà, la sicurezza sul lavoro il rispetto per l'ambiente e il rifiuto della guerra e del terrorismo.
Questo spazio virtuale si propone di promuovere gli eventi organizzati e di condividere idee, proposte, suggerimenti e critiche, e di essere un punto di riferimento per tutti i/le soc* e chiunque voglia dare il suo contributo o esprimere la propria opinione.
Abbiamo fatto tanto ma c'è ancora troppo da fare!
Get up, stand up!!!!!!!!!!
Ci trovate in Piazza Comaschi alla Casa del popolo di Gussola, 26040 Cremona.
e-mail: arcibassa@libero.it
3386242423 Sara
3343359493 Paola
3385015488 Lorenzo